Ginny

Un giorno durante il mio quarto anno di scuola superiore un mio compagno di classe ha iniziato a lamentarsi e a dire che “noi donne” siamo tutte uguali, siamo tutte un po’ troie e stronze e che cerchiamo di manipolare gli uomini. Io ero abbastanza scioccata e infastidita, e chiedendogli il perché lui la pensasse così mi sono sentita rispondere: “Anche tu cerchi di manipolarci! Se no perché ti vesti sempre con queste magliettine così scollate e attillate? Non ci credo che non hai neanche un maglione a collo alto nel tuo armadio.” A queste parole non ci ho più visto e mi sono veramente arrabbiata, dicendogli che non poteva permettersi di insinuare cose del genere e dare pareri sessisti sul mio modo di vestire. Secondo lui io dovevo andare in giro con vestiti larghi e sformati che non facessero assolutamente intravedere le mie forme solo perché se no loro “poverini” avrebbero ceduto a tutto quello che chiedevo?! Ma stiamo scherzando?! Per tutta risposta mi sono sentita dire di stare calma e di non agitarmi per così poco. Da allora comunque ho limitato al minimo i contatti con questa persona.

Un altro episodio che mi ha particolarmente colpito è avvenuto durante le elezioni dei rappresentanti d’istituto della mia scuola. C’erano 10 liste diverse di candidati, ognuna con i propri obiettivi e priorità, e in solamente una di queste il capolista era una femmina. La cosa che più mi ha sconvolto, però, non è questa, bensì i terribili commenti maschilisti e volgari rivolti verso questa ragazza. Molti dei miei compagni di classe dicevano che non l’avrebbero votata a priori perché era risaputo che fosse una troia, una “pompinara”, e altri insulti simili. Io mi chiedo come si possa giudicare una ragazza per quella che è (o non è) la sua vita sessuale in un ambito totalmente estraneo ad essa. Mi chiedo come mai lei e basta venga giudicata per quello che fa in privato, mentre gli altri 9 potrebbero fare di tutto che tanto a nessuno interesserebbe (tranne se fossero omosessuali, in quel caso allora non andrebbe bene e inizierebbero degli orribili discorsi del tipo “io non lo voto a priori perché è gay”). Io non conosco di persona quella ragazza, ma ho sentito quello che ha detto durante le elezioni è mi è sembrata in gamba, una che si impegna in quello che fa. Sono sempre più disgustata di come questi pregiudizi siano talmente radicati da passare per normali.